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Pakistan, kamikaze in una moschea: 32 vittime e 147 feriti

Da Redazione

Gennaio 30, 2023

Pakistan, kamikaze in una moschea: 32 vittime e 147 feriti
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Esplosione in una moschea di Peshawar, Pakistan, durante la preghiera: il bilancio provvisorio è di 32 vittime e circa 150 feriti di cui alcuni gravi.

Pakistan, kamikaze in una moschea: 32 vittime e 147 feriti

Almeno 32 persone sono state uccise e 147 ferite in un sospetto attentato suicida in una moschea nella città di Peshawar, Pakistan, ai confini con l’Afghanistan.

Il kamikaze ha fatto esplodere il suo giubbotto mentre circa 200 fedeli si erano riuniti per pregare nella moschea, sita nella zona della città dove hanno sede diverse stazioni della polizia e gli agenti dell’antiterrorismo. Si pensa infatti che all’interno della moschea ci fossero numerosi ufficiali in preghiera.

L’esplosione ha fatto crollare il tetto e un lato della moschea, ferendo molti fedeli: lo riferisce un agente di polizia locale. Alcuni testimoni hanno detto che l’esplosione è avvenuta nella sala principale della moschea proprio mentre stavano per iniziare le preghiere pomeridiane e i fedeli erano tutti all’interno. L’agente di polizia ha detto ai giornalisti che tra i 300 ei 400 agenti di polizia si trovavano nella zona quando è avvenuta l’esplosione. “È evidente che si è verificato un errore di sicurezza”.

I soccorritori sul posto si sono affrettati a estrarre dalle macerie i fedeli intrappolati. Khan ha dichiarato che molti dei feriti erano in condizioni critiche e sono stati trasportati in ospedale. Si teme che il bilancio delle vittime potrebbe aumentare.

Responsabilità dell’attentato e terrorismo

La responsabilità dell’attentato non è stata rivendicata da alcun gruppo terrorista. Tuttavia, i talebani pakistani, noti come Tehreek-e-Taliban Pakistan (TTP), hanno recentemente intensificato gli attacchi nella regione e sono stati accusati di simili attentati suicidi contro militari e polizia. Il TTP sta conducendo insurrezioni in Pakistan da circa 15 anni, lottando per un’applicazione più rigorosa delle leggi islamiche e il rilascio dei membri incarcerati.

Il primo ministro pakistano, Shahbaz Shari, ha definito l’esplosione un “attacco suicida” e ha ordinato alle autorità di assicurare le migliori cure mediche possibili ai sopravvissuti. In un comunicato afferma che “I terroristi vogliono creare paura prendendo di mira coloro che svolgono il dovere di difendere il Pakistan”, aggiunge che l’attentato “non ha nulla a che vedere con l’Islam” e chiede unità contro il terrorismo.

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