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Palmanova: uccide la fidanzata e vaga in auto con il cadavere

Da Redazione

Agosto 01, 2017

Palmanova: uccide la fidanzata e vaga in auto con il cadavere
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Femminicidio a Udine: Nadia Orlando uccisa dal fidanzato Francesco Mazzega

Un nuovo caso di femminicidio brutale in provincia di Udine, Francesco Mazzega, 34 anni di Spilimbergo, ha ucciso Nadia Orlando, 21 anni di Dignano. Una storia assurda perché l’uomo ha vagato per tutta la notte con il cadavere della ragazza in auto prima di costituirsi alla Polizia. Come riporta Repubblica, Mazzega non ha saputo spiegare il movente del delitto. Nadia e Francesco lavoravano in una ditta specializzata in protesi ortopediche e anche oggi, come tutte le mattina dovevano presentarsi a lavoro. L’allarme però è scattato ieri sera, quando i genitori di Nadia Orlando hanno segnalato la sua scomparsa perché preoccupati per il suo ritardo. L’omicidio, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe avvenuto in auto, probabilmente la giovane è stata strangolata al culmine di una lite.

Possessivo e geloso, il ritratto del fidanzato di Nadia Orlando

Un parente della vittima, raggiunto dai giornalisti di Repubblica, ha riferito che il padre era molto preoccupato. Mazzega era possessivo e geloso e Nadia gli aveva confessato il suo disagio. La 21enne di Dignano era molto conosciuta perché si occupava del giornalino della parrocchia e partecipava alla vita della comunità.

Il femminicidio di Nadia Orlando è stato commentato da Debora Serracchiani, presidente della regione: «È un altro gesto folle, violento contro una donna. Questo dimostra che bisogna cercare di essere più incisivi rispetto al femminicidio: noi abbiamo cercato di mettere in atto misure che siano anche severe ma evidentemente non bastano le leggi». In Friuli Venezia Giulia è stata approvata una legge per finanziare i progetti antiviolenza ma come sempre il problema è di tipo culturale. Bisogna educare sin da piccoli al rispetto e alla concezione della donna e non aspettare che esploda il nuovo caso di femminicidio per parlarne.

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