Loading...

Lettera35 Logo Lettera35
Sei Qui: Home » Papa Francesco in Congo: l’Africa non è una miniera da sfruttare

Papa Francesco in Congo: l’Africa non è una miniera da sfruttare

Da Redazione

Febbraio 01, 2023

Papa Francesco in Congo: l’Africa non è una miniera da sfruttare
google news

Papa Francesco tiene il primo discorso del suo viaggio apostolico a Kinshasa, capitale della Repubblica del Congo. Le metafore del Pontefice per condannare il colonialismo e la guerra.

Papa Francesco in Congo: l’Africa non è una miniera da sfruttare

Il Pontefice ha tenuto il suo primo discorso ufficiale, nel quadro dei numerosi appuntamenti previsti durante il suo 40esimo viaggio apostolico, a Kinshasa, capitale della Repubblica del Congo. Papa Francesco ha parlato avanti alla società civile congolese, alle autorità, e accanto al presidente della Repubblica del Congo, Félix Tshisekedi.

Sua Santità ha fatto ampio ricorso alle metafore, colme di significato e profondamente evocative, per condannare la tragica situazione che affligge il continente africano. Inizia con questa esortazione: “Giù le mani dalla Repubblica democratica del Congo, giù le mani dall’Africa! Basta soffocare l’Africa: non è una miniera da sfruttare o un suolo da saccheggiare”.

Papa Francesco non manca di menzionare la piaga del colonialismo: “È tragico che questi luoghi, e più in generale il continente africano, soffrano ancora varie forme di sfruttamento. Dopo quello politico, si è scatenato infatti un ‘colonialismo economico’, altrettanto schiavizzante. Così questo Paese, ampiamente depredato, non riesce a beneficiare a sufficienza delle sue immense risorse: si è giunti al paradosso che i frutti della sua terra lo rendono ‘straniero’ ai suoi abitanti. Il veleno dell’avidità ha reso i suoi diamanti insanguinati.

Il Pontefice si rivolge indirettamente anche all’Occidente, che dinanzi ad un paese ampiamente depredato, non interviene concretamente: “un dramma davanti al quale il mondo economicamente più progredito chiude spesso gli occhi, le orecchie e la bocca. Anche il Presidente Tshisekedi aveva precedentemente parlato di “terrorismo al servizio degli stranieri” che si consuma nel “silenzio della comunità internazionale”.

Violenza e guerra in Africa: un pugno nello stomaco

“Un pugno nello stomaco”, così Papa Francesco definisce la violenza dilgante nel continente africano, e continua: “Se la geografia di questo polmone verde è tanto ricca e variegata, la storia non è stata altrettanto generosa: tormentata dalla guerra, la Repubblica democratica del Congo continua a patire entro i suoi confini conflitti e migrazioni forzate, e a soffrire terribili forme di sfruttamento, indegne dell’uomo e del creato. Questo Paese immenso e pieno di vita, questo diaframma d’Africa, colpito dalla violenza come da un pugno nello stomaco, sembra da tempo senza respiro.

Eppure, nonostante la tragica situazione, il Pontefice afferma che la Repubblica democratica del Congo è un diamante del creato. Si rivolge quindi ai congolesi, e dichiara:voi, tutti voi, siete infinitamente più preziosi di ogni bene che sorge da questo suolo fecondo!”.

Redazione Avatar

Redazione