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Università, doppia laurea è legge: ci si potrà iscrivere a due corsi contemporaneamente

Da Redazione

Aprile 07, 2022

Università, doppia laurea è legge: ci si potrà iscrivere a due corsi contemporaneamente
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Il Senato ha approvato in via definitiva il disegno di legge che permette l’iscrizione a due corsi di laurea (laurea magistrale o master) diversi a patto che non siano appartenenti alla stessa classe o a corsi di specializzazione medica. Dunque si potranno scegliere corsi appartenenti a università o istituti differenti. La legge, già approvata dalla Camera ad ottobre 2021, è stata adesso approvata dal Senato con 178 voti a favore, 5 contrari e 4 astenuti. Viene concessa la stessa possibilità anche a due corsi di diploma accademico, di primo o di secondo livello, in ambito artistico, musicale o coreutico.

Le dichiarazioni di Maria Cristina Messa, Ministro dell’Università e della Ricerca

Il ministro dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa ha dichiarato: “L’approvazione di questo provvedimento, rappresenta un grande risultato che consente al nostro Paese di fare un passo in avanti nella formazione universitaria, in linea con il contesto internazionale. – Ha continuato- Vorrei prima di tutto ringraziare i parlamentari per la loro determinazione nel portare fino in fondo questo lavoro. Garantiamo così ai giovani di poter avere anche questa opzione, che una legge del 1933 rendeva impossibile”

Doppia laurea, che cosa dice la legge e che cosa cambia?

Il disegno di legge approvato, prevede che entro sessanta giorni il ministro dell’Università e della Ricerca, che ha la precedenza di pensiero sulla Conferenza dei rettori delle università italiane (Crui), sul Consiglio universitario nazionale (Cun), scelga un apposito decreto dove verranno spiegati le modalità e i criteri che consentiranno agli studenti la doppia iscrizione contemporanea, con una particolare attenzione ai corsi che richiedono frequenza obbligatoria e favorire il conseguimento di titoli finali doppi o congiunti.

Il ministro si è espressa al riguardo: “Come ministero stiamo già lavorando per fornire quanto prima indicazioni agli atenei per consentire una prima applicazione della legge”. Inoltre è previsto, che a distanza di quattro mesi dalla fine del terzo anno accademico successivo a quello in cui il provvedimento entrerà in vigore, il ministro dell’università e della ricerca mostri alle Camere un resoconto sullo stato di attuazione della legge e un bilancio sull’impatto che avrà avuto sugli studenti.

Il ministro Messa ha inoltre aggiunto: “Questa legge si inserisce in un pacchetto di riforme per l’università che stiamo portando avanti, da quella delle classi di laurea che punta sull’interdisciplinarietà a quella sulle lauree abilitanti per le professioni, per rendere il nostro sistema meno rigido e più rivolto alle esigenze e alle necessità formative delle studentesse e degli studenti”.

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