Alla scoperta dei filtri sinterizzati, un’innovazione importante per le aziende
di Redazione
14/12/2021
L’innovazione è la base dei processi produttivi e le realtà del settore industriale lo sanno bene, non a caso sono sempre alla ricerca di soluzioni in grado di dare quella spinta in più per conseguire la massima sicurezza ed efficienza.
Uno degli articoli più all’avanguardia, realizzati a fronte dello sviluppo ingegneristico della metallurgia delle polveri di questi ultimi anni, sono i filtri sinterizzati, utili per realtà tra loro all’apparenza diverse, come quelle del ramo edile e alimentare.
Se il compito dei filtri è, come suggerisce la parola stessa, quello appunto di eseguire le operazioni di filtrazione, si tratta d’altro canto di una pratica non semplice e sempre molto delicata, essendo al centro il contatto con l’elemento liquido/gassoso. Motivo per cui un’innovazione come quella dei filtri sinterizzati risulta particolarmente interessante.
Come sono prodotti i filtri sinterizzati e per quali realtà sono interessanti
I filtri sinterizzati sono realizzati secondo un procedimento di sinterizzazione, conosciuto anche col nome di metallurgia delle polveri. La produzione è semplice:- la materia prima, di tipo metallico ma non solo (è utilizzata anche la plastica) è ridotta in polveri estremamente sottili i cui granelli non sono invisibili all’occhio umano.
- I metalli che si impiegano per gli articoli della sinterizzazione sono principalmente acciaio, bronzo, ottone, ferro e ferro zincato.
- La polvere è lavorata attraverso speciali macchinari e si realizzano così i singoli pezzi.
- I filtri ottenuti sono realizzati secondo colori, funzioni, forme differenti.
- Il loro uso è valido per molteplici attività.
Quali filtri sinterizzati?
I filtri sinterizzati si trovano sul mercato in diversi materiali e forme, ognuna con precise caratteristiche. Vediamo quali:- Filtri sinterizzati in acciaio inox. Filtri in grado di dare il massimo quando le temperature sono elevate, ovvero anche superiori ai 300°C e comunque entro i 450°C. I settori che vedono l’impiego maggiore di questo tipo di filtri sono quello chimico e petrolchimico, l’aeronautico, il medicale, il nucleare, l’alimentare e il farmaceutico.
- Filtri sinterizzati in bronzo. Si tratta di filtri industriali sinterizzati che presentano una resistenza particolarmente valida a contatto con l’acqua marina, motivo per cui si trovano spesso utilizzati nel settore idraulico, nautico e nelle applicazioni di tipo pneumatico. Meno resistenti alla corrosione, per avere prestazioni top anche da questo punto di vista richiedono un passaggio ulteriore: la nichelatura.
- Filtri sinterizzati in tela e rete metallica. I filtri sinterizzati più versatili e innovativi, utilizzati in tutti i settori che abbiamo citato all’inizio. Hanno una durata nel tempo davvero impareggiabile.
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