Loading...

Lettera35 Logo Lettera35
Sei Qui: Home » Banda Uno Bianca, Marino Occhipinti in vacanza premio: è polemica

Banda Uno Bianca, Marino Occhipinti in vacanza premio: è polemica

Da Redazione

Agosto 18, 2017

Banda Uno Bianca, Marino Occhipinti in vacanza premio: è polemica
google news

Condannato all’ergastolo per l’omicidio di Carlo Beccari

Il Tribunale di Sorveglianza di Padova ha concesso la possibilità di trascorrere una settimana in un albergo a quattro stelle in Valle d’Aosta a Marino Occhipinti, condannato all’ergastolo per uno degli omicidi dei fratelli Savi. Occhipinti faceva parte della Banda della Uno Bianca che durante gli Anni Novanta ha disseminato il terrore in Italia e ha stupito il Belpaese quando si scoprì che a compiere i crimini erano dei poliziotti. L’ergastolano è in regime di semilibertà dal 2012. E non manca la polemica dei familiari della vittima, la guardia giurata Carlo Beccari.

Vacanza premio a Breuil: esercizi spirituali per Marino Occhipinti

Da fonte Il Gazzettino, Marino Occhipinti sarebbe stato invitato nella località valdostana di Breuil per una iniziativa promossa da Comunione e Liberazione della Cooperativa Giotto, dove lui lavora come dipendente da 15 anni. Nella richiesta trasmessa regolarmente al Tribunale di sorveglianza di Padova, l’iniziativa viene indicata come una occasione di aggregazione e di arricchimento per i detenuti. Due le prescrizioni fissate dai giudici: il regime di libertà vigilata e il divieto assoluto di intrattenersi con persone estranee a questa iniziativa.

Marino Occhipinti venne condannato per l’omicidio della guardia giurata Carlo Beccari durante l’assalto ad un furgone portavalori davanti alla Coop di Casalecchio di Reno,  il 19 febbraio 1988: fu uno dei crimini più sanguinosi e cruenti che la Banda della Uno Bianca abbia compiuto . Nonostante Comunione e Liberazione abbia sottolineato che la vacanza sia in realtà una settimana a base di raccoglimento ed esercizi spirituali, la famiglia di Carlo Beccari e i familiari delle altre vittime, unite nell’associazione dei familiari delle vittime dei fratelli Savi, non mancano di fare polemica, chiedendosi dov’è la giustizia, visto che la pena dell’ergastolo deve essere a vita.

Redazione Avatar

Redazione