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Bruno Gulotta di Tom’s Hardware è una delle vittime dell’attentato a Barcellona

Da Redazione

Agosto 18, 2017

Bruno Gulotta di Tom’s Hardware è una delle vittime dell’attentato a Barcellona
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Confermata la vittima italiana, il giovane di 35 anni era a Barcellona con la compagna e i figli

È stata confermata la notizia della morte di Bruno Gulotta negli attacchi a Barcellona. Il 35enne di Legnano era il responsabile e vendite del sito di tecnologia Tom’s Hardware. Gulotta era in ferie e insieme a lui c’erano la compagna e i figli. Tutto procedeva secondo i piani e su Facebook aveva postato le foto di Cannes e una proprio dalle Ramblas di Barcellona. Il country manager di Tom’s Hardware ha detto a Repubblica che Bruno Gulotta era una colonna portante per la squadra. Gentile e professionale era uno di quelli che in gergo si definisce uno ‘smanettone’, ricercava la perfezione e studiava sempre per migliorare.

Il bilancio dell’attentato in Spagna non è ancora definitivo, sono centinaia i feriti e 13 le vittime accertate di cui non sono state rese ancora note tutte le generalità. Dopo Nizza e Berlino gli attentatori hanno scelto di colpire Barcellona, e mentre l’ISIS esulta dopo la nuova strage, l’Italia piange un altro suo figlio. Bruno Gulotta non era andato all’estero per cercare fortuna come le vittime di altri attentati, ma solo per godersi le meritate ferie, quando un furgone ha fermato il tempo lasciandosi dietro una scia di sangue e terrore.

Sventato attacco a Cambrils dopo quello a Barcellona

L’operazione di Barcellona non è l’opera di un lupo solitario come accaduto per gli ultimi attentati ma di una cellula organizzata. Nella notte infatti la polizia ha bloccato un attacco a Cambrils che presentava dinamiche simili a quelle di Barcellona e sono rimasti uccisi 5 terroristi. Intorno a mezzanotte un’auto si è diretta a tutta velocità sul lungomare e ha travolto alcune persone, una pattuglia dei mossos d’esquadra sono riusciti ad intervenire tempestivamente. Più tardi è stata arrestata anche una sesta persona.

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