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Chi è Elly Schlein, la possibile nuova segretaria del PD: biografia, carriera e incarichi politici

Da Redazione

Settembre 28, 2022

Chi è Elly Schlein, la possibile nuova segretaria del PD: biografia, carriera e incarichi politici
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Elly Schlein, 37 anni, definita dal TIME “Italy’s AOC”, ovvero l’Alexandria Ocasio-Cortez italiana, sembra essere la scelta più indicata per una futura leadership del Partito Democratico. Diversi gli indizi che lasciano pensare alla giovane vicepresidente della Giunta regionale dell’Emilia-Romagna come nuova segretaria del PD. Oltre al ruolo di primaria importanza ricoperto da Schlein in campagna elettorale, Enrico Letta, nell’annunciare che non si ricandiderà alla segreteria del partito, ha sottolineato che “spetta ad una nuova generazione rilanciare il PD nell’interesse dell’Italia e dell’Europa” e nei mesi scorsi si è detto auspicante una leadership femminile per il Partito Democratico. Ecco, dunque, tutto ciò che c’è da sapere a proposito di chi è Elly Schlein, relativamente a biografia, carriera e incarichi politici.

Contenuti

Chi è Elly Schlein: biografia e studi della giovane politica italiana

Al fine di comprendere chi è Elly Schlein, primo elemento da considerare riguarda la sua biografia. Classe 1985, Elena Ethel Schlein nasce a Lugano, Svizzera, da madre italiana e padre statunitense. La madre è professoressa ordinaria di Diritto Pubblico Comparato alla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi dell’Insurbia. Il padre è professore emerito di Scienze Politiche presso la prestigiosa Johns Hopkins University. Inoltre, Schlein è la nipote dell’avvocato antifascista Agostino Viviani, senatore della Repubblica nelle liste del Partito Socialista Italiano.

Diplomata al Dams, Elly Schlein si laurea con il massimo dei voti alla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Bologna.

La carriera politica di Elly Schlein e l’elezione con il PD

Prima nel 2008 e successivamente nel 2012 la si trova negli Stati Uniti come volontaria alla campagna elettorale di Barack Obama. Il suo impegno politico si concretizza nel 2013, quando insieme ad altri dà vita alla campagna di mobilitazione #OccupyPD, che seguì l’affossamento della candidatura di Prodi al Quirinale a causa di un centinaio di franchi tiratori, i cosiddetti “101 del PD”, poi sfociata in una vera e propria occupazione di diverse sedi del Partito Democratico.

Nel 2014 si candida con il PD per l’Europarlamento e viene eletta con oltre cinquantamila voti. Tuttavia, nel 2015 prende le distanze dal Partito Democratico perché in disaccordo con la linea politica del Governo Renzi, che definisce di centrodestra. Nel 2019 decide di non ricandidarsi alle europee. Elly Schlein si candida e viene eletta nel 2020 alle elezioni regionali in Emilia-Romagna, nella lista elettorale “Emilia-Romagna Coraggiosa, Ecologista e Progressista”. Nel febbraio dello stesso anno diventa vicepresidente della Regione. Alle elezioni del 2022 si candida per la Camera dei deputati come capolista del Partito Democratico nel collegio plurinominale Emilia-Romagna 02, uscendone vincitrice.

Elly Schlein tra il coming out e le dichiarazioni contro Giorgia Meloni

Il Presidente della regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, altro probabile nome per la futura segreteria del PD, affida a Schlein il compito di occuparsi di Welfare, Transizione ecologica e Contrasto alle disuguaglianze. Dalle piazze italiane agli studi televisivi, passando per le redazioni delle principali testate italiane ed estere, Schlein è, secondo The Guardian l’astro nascente della sinistra italiana (italian left’s rising star).

Il coming out in televisione e le decise prese di posizione contro gli avversari politici non fanno che aumentare la popolarità di Elly Schlein, soprattutto tra le nuove generazioni. Prima ha affrontato apertamente Matteo Salvini per denunciare l’assenteismo della Lega in Europa; poi ha smentito l’ormai famoso discorso di Giorgia Meloni (sono una donna, sono una madre, sono cristiana), sostenendo: “Sono una donna. Amo un’altra donna e non sono una madre, ma non per questo sono meno donna”; infine, dopo la vittoria di Fratelli d’Italia alle elezioni, da Stefano Bonaccini sono arrivati i complimenti a Giorgia Meloni per la vittoria politica, da Elly Schlein – almeno fino a questo momento – nessuna dichiarazione.

Insomma, se Elly Schlein dovesse effettivamente diventare la nuova segretaria del PD, sembra corretto aspettarsi un’opposizione durissima e intransigente, guidata da una donna coraggiosa e progressista.

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