Crisi nel comparto turistico invernale italiano: i dettagli della vicenda
Da Redazione
Gennaio 22, 2023
L’emergenza climatica è diventata una realtà fattiva su più livelli. Anni di gestione irresponsabile delle risorse hanno condotto ad un cambiamento molto notevole delle temperature, oggi considerevolmente più alte rispetto al passato, con conseguenze non indifferenti in diversi aspetti del quotidiano. Interi paesi sono a rischio per la mancanza d’acqua causata dalla siccità, contando su quest’inverno per poter vedere la criticità rientrare, mentre diversi settori lavorativi si dicono in ginocchio per la mancanza delle condizioni utili a portarli avanti.
Stiamo parlando, ad esempio, del turismo invernale, uno dei punti cardine dell’economia italiana e non solo. Proprio il nostro paese, infatti, sta affrontando un periodo difficile e altamente controverso in questo senso. Se da una parte, infatti, si riscontra un forte aumento della domanda, causato principalmente dall’uscita dal periodo di pandemia e dal ritorno ai ritmi normali di vita, dall’altro le strutture ricettive e, in particolare, le piste da sci e i luoghi ricreativi su manti innevati fanno fatica ad accogliere i copiosi afflussi di turisti pronti a soggiornare nelle zone più famose d’Italia per il turismo invernale.
Il progredire del riscaldamento globale sta mettendo a dura prova i pendii innevati, andando a ledere anche alle manifestazioni sportive internazionali che si svolgono in questi periodi. Diverse ricerche stanno allarmando in maniera particolare non soltanto gli esercenti, ma anche le istituzioni e i privati cittadini, visti i rischi che l’assenza delle condizioni climatiche tipiche di questo periodo potrebbero comportare. Uno dei casi più eclatanti è stato, sicuramente, quello riscontrato nel cuneese, dove la Giunta Comunale affronta la vicissitudine un passo alla volta.
Emergenza neve e turismo invernale: il punto della situazione a Cuneo
Le scarse precipitazioni e la messa a repentaglio delle attività sciistiche rappresentano uno dei punti all’ordine del giorno nella provincia piemontese. Le istituzioni regionali, ma non solo, continuano a lanciare forti appelli, sensibilizzando su una tematica che, sul lungo periodo, potrebbe portare a conseguenze disastrose sia dal punto di vista economico che sociale e ambientale. Il presidente nazionale di Uncem, Marco Bussone ha sottolineato come l’evidente evoluzione verso temperature più elevate anche in inverno può essere pericolosa.
Nella fattispecie, si è convenuto nell’affermare che si tratti di una situazione delicatissima, da affrontare con estrema serietà, pensando al turismo e a come sviluppare un piano che possa coadiuvare gli esercenti nel trovare una soluzione in questo periodo particolarmente controverso. L’emergenza climatica non è, certamente, una novità, sebbene negli anni di pandemia non si sia affrontato il problema come si sarebbe dovuto. Oggi, all’uscita dalle condizioni più sconfortanti dell’emergenza sanitaria, nuovi ostacoli si palesano di fronte a commercianti, privati cittadini e addetti ai lavori che gravitano intorno al settore del turismo invernale.
Le soluzioni proposte dalla Provincia
Mentre gran parte del Nord Italia e alcuni paesi d’Europa continuano a confidare in un po’ di neve e altri nella pioggia per poter ricolmare le loro scorte idriche, si cominciano a trovare delle soluzioni alternative a basso impatto ambientale che possano favorire il turismo invernale in queste zone. In particolare, la Provincia piemontese pensa a come, in un primo momento, far rientrare quest’emergenza, in un’ottica di sviluppo sostenibile.
Ecco come si fanno strada idee di escursioni con o senza racchette da neve, manifestazioni cicloturistiche stagionali, da fare anche col caldo e altre soluzioni provvisorie che possano permettere agli esercenti di tirare un sospiro di sollievo nell’attesa dell’arrivo delle precipitazioni sperate. È chiaro, comunque, che questo fenomeno sia sempre più diffuso, non soltanto in Italia, attanagliando gran parte del continente. Le variazioni climatiche in ambito mondiale stanno modificando il volto del pianeta in maniera pericolosa, costringendo ognuno di noi a prendere posizione per poter limitare i danni il più possibile.
Fonte: Cuneodice.it
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