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Nuovo paniere Istat 2017 ultime news: entrano cibi vegani, birra artigianale e Smartwatch

Da Redazione

Febbraio 03, 2017

Nuovo paniere Istat 2017 ultime news: entrano cibi vegani, birra artigianale e Smartwatch
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Cibi vegani, centrifughe e Smartwatch nel paniere Istat 2017. Le ultime news indicano che le videocamere tradizionali cedono il posto alle action camera e ancora ci sono delle new entry importanti che fanno il loro ingresso nell’elenco dei prodotti di largo consumo e dei servizi di riferimento per il calcolo dell’inflazione. Tra questi, anche la birra artigianale, i servizi del dermatologo e il copripiumino e aumenta il peso dei trasporti e dell’abbigliamento per quanto riguarda la divisione del peso nella struttura dell’indice di ponderazione dei prezzi al consumo aggiornata al 2017.

Per il nuovo paniere Istat dell’anno 2017 le ultime news sono chiare: sono ben dodici i nuovi ingressi nello strumento per il calcolo dell’inflazione. Esattamente sono i preparati di carne da cuocere, i cibi preparati vegetariani e/o vegani, i centrifugati di frutta e/o verdura al bar, la birra artigianale, gli Smartwatch, i dispositivi da polso per attività sportive, i soundbar, ossia le barre che amplificano i suoni, le action camera, le cartucce a getto d’inchiostro, le asciugatrici e le centrifughe. Da non dimenticare i servizi assicurativi connessi all’abitazione.

Oltre alla sorpresa dei cibi vegani e della birra artigianale nel nuovo paniere Istat 2017, le ultime news fanno figurare in esso anche il Radicchio di Verona Igp e il Radicchio di Chioggia Igp, le mele pink lady o cripps pink e le zucchine tonde. Per il settore beni e servizi, il dermatologo si aggiunge a quelli a pagamento. Per quanto riguarda la divisione del peso nella struttura dell’indice di ponderazione dei prezzi al consumo aggiornata al 2017, si osserva che i prodotti alimentari e le bevande analcoliche hanno quello maggiore con il 16,50%, seguita dai trasporti col 13,93% e dai servizi ricettivi e ristorazione 11,49% e poi dall’abitazione, acqua, elettricità e combustibili con il 10,73%. Cala il peso dei beni energetici regolamentati rispetto a quello dei beni alimentari e dei tabacchi.

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