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Operaio muore per puntura di vespa: datore di lavoro condannato

Da Redazione

Luglio 19, 2018

Operaio muore per puntura di vespa: datore di lavoro condannato
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Nel 2014, Davide Zangara, operaio di 44 anni è stato punto da una vespa. Il suo datore di lavoro è stato condannato ad un anno per omicidio colposo. La sentenze di primo grado è stata emessa dal Tribunale di Ivrea, con sospensione condizionale della pena.

Imprenditore condannato per omicidio colposo

«Il titolare avrebbe dovuto prevedere che l’operaio, lavorando all’aria aperta, potesse essere punto», è questa la conclusione a cui è giunto il giudice del Tribunale di Ivrea, Ludovico Morello, che ha condannato ad un anno il titolare dell’impresa per cui lavorava l’operaio di Gassino Torinese. In seguito alla puntura di insetto, si presume di una vespa, è morto per choc anafilattico. I fatti sono avvenuti a giugno del 2014, mentre l’operaio era intento a sistemare un lampione della pubblica illuminazione di Brozolo.

Mancate misure di sicurezza

Come riporta Torino Today, il pm Giuseppe Drammis aveva chiesto una pena di due anni per il datore di lavoro. L’accusa infatti sosteneva che il lavoratore poteva essere soccorso in maniera efficace, ma era da solo. Il titolare doveva prevedere che il suo operaio, lavorando all’aperto, poteva essere preso di mira da un insetto e quindi mettere in atto tutte le misure per la prevenzione di questo tipo di incidenti. I legali del titolare della ditta dove lavorava Zangara hanno già annunciato il ricorso in appello. L’avvocato Stefano Campanello ha dichiarato che il verdetto non è condiviso dalla difesa perché il loro cliente non era al corrente delle condizioni di salute dell’operaio e del fatto che “potesse essere soggetto a choc anafilattico”. Gli esperti inoltre hanno dimostrato che non era passato molto tempo tra la puntura dell’insetto e il decesso, un soccorso tempestivo non avrebbe comunque salvato la vita all’uomo.

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