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Ritrovato il relitto USS Indianapolis: trasportò la bomba di Hiroshima

Da Redazione

Agosto 21, 2017

Ritrovato il relitto USS Indianapolis: trasportò la bomba di Hiroshima
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Missione guidata da Paul Allen: la nave affondata dai giapponesi nel 1945

Sembrava che la USS Indianapolis si fosse inabissata per sempre dopo la missione compiuta per conto degli Stati Uniti e che ha segnato per sempre il corso della Seconda Guerra Mondiale. Il glorioso incrociatore della US Navy ha portato la bomba di Hiroshima a destinazione, prima che i Giapponesi la affondassero definitivamente. Per 72 anni da allora, il luogo preciso del relitto era sconosciuto, finché Paul Allen, co-fondatore di Microsoft, ha istituito una missione per identificare parti del relitto nel Mare delle Filippine.

Il mistero dell’USS Indianapolis, ritrovato il relitto da Paul Allen

Questo ritrovamento è veramente importante, in quanto l’affondamento della USS Indianapolis è stato uno dei disastri più drammatici nella storia della Marina americana, la seconda maggiore perdita di vite umane dopo Pearl Harbour. Paul Allen ha scritto sul suo sito che tutti gli americani hanno un debito di gratitudine verso l‘equipaggio per il loro coraggio e per il loro sacrificio di fronte a circostanze terribili.

L’incrociatore USS Indianapolis della classe Portland affondò al suo ritorno dalla missione segreta del 26 luglio 1945, quando consegnò alla base di Tinian, a nord di Guam, le componenti per assemblare la bomba atomica che fu poi sganciata il 6 agosto sulla città giapponese di Hiroshima. Durante il viaggio per le Filippine, il 30 luglio, la nave venne colpita da due siluri del sottomarino giapponese I-58: prima di inabissarsi, soltanto 12 minuti dopo, l’Indianapolis riuscì ad inviare alcuni SOS, nessuno dei quali, però, andò a buon fine. L’equipaggio, circa 1196 membri, fu decimato: 300 rimasero intrappolati nel relitto, e dei 900 finiti in mare, molti trovarono la morte per disidratazione, attacchi di squali, annegamento. I soccorsi arrivarono 5 giorni dopo, come ampliamente sottolineato dal film Men Of Courage del 2016, tra cui interpreti figura Nicolas Cage. Il capitano Charlie Butler McWay III sopravvisse, ma finì davanti alla corte marziale per non aver zigzagato, rendendo la nave un facile bersaglio secondo le teorie complottistiche. McWay si suicidò nel 1968, e solo nel 2000 il Congresso approvò una risoluzione, firmata dall’allora presidente Bill Clinton, che scagionò il capitano, ma Paul Allen, che lavora con i sopravvissuti del disastro da anni, voleva  ritrovare il relitto per far luce su questo disastro immane.

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